Segnali di Vita

Terra Cruda

Immagini di un Workshop di Costruzione in Terra Cruda + Presentazione di Giulio Grillo

Terra Cruda - Workshop di Costruzione in Terra Cruda
 
Il workshop è stato tenuto, il 17 giugno 2006, al XM24 di Bologna. Promosso dal CEDAN (Centro di documentazione architettura naturale) e come performance "INfango" a cura di Andfak con GEOLOGIKA COLLETTIVA.



Le architetture di terra sono il segno di uno stretto legame con il territorio, di un modo di costruire e vivere che si sviluppa in simbiosi con il paesaggio e l'ecosistema circostante senza alterarlo, senza grandi impatti. La storia delle architetture di terra è la storia di un diverso uso della campagna e di nuove forme di urbanizzazione più sostenibili. La terra è probabilmente il primo materiale da costruzione conosciuto (oltre ad essere la prima divinità). La scoperta del suo utilizzo si perde nella notte dei tempi e ancora oggi quasi la metà della popolazione mondiale abita in case di terra cruda.



A partire dal secondo dopoguerra, il diffondersi di materiali introdotti sul mercato della moderna produzione edilizia ha portato a un abbandono della tecnica del crudo, considerata ormai obsoleta e, soprattutto, per molti, indiscussa - anche se non veritiera - testimonianza di povertà, di emarginazione alivello sociale e culturale, da rimuovere anche dalla memoria. Conseguenza inevitabile di questo atteggiamento è stata una graduale ma inesorabile perdita della conoscenza delle tecniche costruttive, ormai affidate alla manualistica e alla memoria di anziani costruttori; al tempo stesso, la totale assenza dei necessari interventi di manutenzione ha portato moltissime costruzioni verso una irreversibile situazione di degrado, disperdendo così un patrimonio, ricco di storia e di saperi. Solo di recente si è venuto consolidando, in Italia, un certo interesse per questo frammento di storia costruttiva, mirato, in prima istanza, alla conoscenza, alla tutela e al potenziale recupero di questo patrimonio.



L'architettura in terra non appartiene però solo alla storia: è anche realtà, innovazione, progresso. In un momento in cui concetti come sostenibilità, ecologia, rispetto dell. ambiente rientrano in un linguaggio comune dell.abitare, l'utilizzo della terra cruda, innovata sul piano applicativo e delle prestazioni, si ripresenta nel panorama dei materiali da costruzione con un interesse particolare.



- Quando chiesi a Diankouno Dolo perchè la forma delle costruzioni dei Dogon (Burkina Faso) è rotonda non mi comprese; ripetei la domanda e allora mi rispose: "Non sono rotonde, sono costruzioni quadrate con forme affettuose. L'uomo costruisce con le proprie mani; la mano dell'uomo è affettuosa, non conosce la forma quadrata; del resto anche l'argilla umida essa pure è tenera, affettuosa: l'argilla quindi e la mano dell'uomo non possono che creare forme affettuose. La mano non può plasmare angoli esatti, e del resto neanche l'argilla ama gli angoli esatti. Ed anche la pioggia è affettuosa. La pioggia cade, le piace cadere, è materiale affettuoso cui piace seguire forme affettuose. Le mani dell'uomo sono fatte per carezzare la donna e l'argilla e la pioggia: questo è giusto e buono e bello. E perchè chi accarezza la sua donna non accarezzerebbe anche la sua casa?" - Herman Haan, da: Byggekunst, numero 2, 1965
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Fotografia di Sergio Dolce
 
 
 
 
  
 
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